“Anche il passero trova la casa, la rondine il nido, dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari” (Salmo 83)
L’altare simboleggia la mensa del Signore, tavola del cenacolo ed è immagine stessa di Cristo. Anticamente si poteva porre sull’altare solo lo stretto indispensabile per la celebrazione dell’Eucarestia: il pane e il vino posti al centro di una tovaglia, che inizialmente veniva rimossa al termine della Messa. Oggi la liturgia prevede che l’altare sia rivestito non solo della tovaglia, ma anche della croce e dei ceri. Utilizzare la tovaglia ogni giorno permette di sottolineare l’importanza di celebrazioni come quella del Venerdì Santo in cui l’altare viene lasciato spoglio o di occasioni di festa in cui oltre a fiori e candelabri più ricchi, si predilige l’utilizzo di una tovaglia più solenne.
Tovaglia in puro lino con ricamo ad intaglio di tralci d’uva e spighe. Crea la tua tovaglia per altare su misura.
Qual è il significato della tovaglia per altare?
Ci sono diverse interpretazioni sul significato della tovaglia per altare. La più menzionata è quella di Papa Silvestro I che parla della tovaglia come simbolo del sudario in cui Gesù fu avvolto nel sepolcro, un telo di lino bianco.
Il vescovo Guglielmo Durando nel suo libro Rationale divinorum officiorum spiega che la natura umana di Gesù nato nel grembo di Maria si ritrova nell’utilizzo del lino, un tessuto la cui fibra viene dalla terra. Anche il colore bianco che il lino acquisisce dopo una lunga lavorazione è simbolo della resurrezione di Gesù, raggiunta dopo una lunga sofferenza. Inoltre la tovaglia indica che su di essa viene compiuto il Convito Sacramentale: ” Prendete e mangiate….prendete e bevetene tutti”
Quante tovaglie bisogna mettere sull’altare?
La tovaglia per altare è annoverata tra i paramenti più antichi. Ne danno testimonianza i numerosi quadri che ritraggono celebrazioni con altari coperti da lini bianchi, come per esempio l’antico mosaico della Chiesa di San Vitale di Ravenna che risale al 600, e anche i molti scritti come il Liber Pontificalis e i testi di Ottavo da Milevi della fine del 300 che cita la tovaglia come un importante paramento.
All’epoca la tovaglia superiore era quello che poi nel tempo è diventato il corporale. Come abbiamo raccontato nello scorso articolo infatti, il corporale divenne talmente grande da essere considerato una vera e propria tovaglia. Ha preso poi le misure attuali quando non era più l’unico lino a coprire la pietra o il legno dell’altare.
1) Mosaico della Chiesa di San Vitale di Ravenna; 2) Nella Cena del Cavaliere da Celano (Giotto, Basilica superiore di Assisi, 1295-1299)
Nel corso dei secoli infatti il numero dei lini per altare è aumentato; in alcuni scritti, come i decreti del Sinodo di Rodez del 1289, vengono citati addirittura cinque diversi lini. Nei secoli successivi i vari sinodi si pronunciano in modi sempre diversi, talvolta prescrivono l’uso di almeno due lini, successivamente di tre lini e poi nuovamente di due. Il motivo per cui la Chiesa aveva inizialmente previsto l’utilizzo di così tanti teli era per evitare che il vino, nel caso in cui venisse rovesciato, potesse toccare la mensa. Nell’Ordo del cerimoniere papale Giovanni Burcardo del 1498 viene promulgata una norma precisa sull’utilizzo di tre tovaglie e del crismale, tela passata nella cera da stendere a contatto diretto con l’altare per proteggerlo da eventuali diffusioni dell’olio crismale.
Anche il precedente Messale Romano ribadisce che l’altare deve essere ricoperto da tre teli in puro lino o canapa. Oggi invece il Messale chiede che “l’altare sia ricoperto da almeno una tovaglia bianca” (Messale Romano, n° 117).
Di quale tessuto è fatta la tovaglia per altare?
Già con Papa Silvestro I viene specificato che la tovaglia non può essere realizzata in nessun altro tessuto se non lino o canapa, anche qualora esso fosse migliore in quanto a facilità di pulizia o fosse comunque di colore bianco candido. Fino a quel momento infatti molte tovaglie venivano realizzate in tessuti di seta, il velluto, lana, impreziosite da pietre o ricami messi in evidenza da tessuti colorati. Il telo a diretto contatto con l’altare poteva essere realizzato anche in un lino un po’ più grossolano mentre il telo che ricopriva il piano doveva essere realizzato in un tessuto più fine ed elegante. Per molti anni tuttavia questa prescrizione non fu tenuta in considerazione, tanto che nell’800 si trovano ancora tovaglie non in lino.
Tovaglia in pura canapa con orlo a giorno e sfilature di gigliuccio sui tre lati
Quanto misura la tovaglia per altare?
Non esistono misure standard per la tovaglia dato che viene realizzata su misura per l’altare della Chiesa. Anche negli inventari medievali pochi sono gli accenni alla lunghezza dei lini nella parte davanti. Alcuni dipinti mostrano tovaglie che rivestono l’altare quasi fino al piedistallo, altri invece raffigurano teli che cadono solo sui lati e non davanti. La tovaglia che Arte Ricami ha confezionato per l’altare della Basilica di San Pietro misurava circa 8mt.
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Tovaglia in puro lino con ricamo ad intaglio a mano confezionata su misura per l’altare Papale della Basilica di San Pietro e utilizzata durante la celebrazione della notte di Natale.
Quali sono le decorazioni di una tovaglia per altare?
Anche qui ci tornano d’aiuto i dipinti e le raffigurazioni del passato che ci raccontano le decorazioni delle tovaglie in voga nei diversi Paesi in diversi periodi. In Italia per esempio nel Medioevo era molto d’uso la tovaglia Perugina. Il decoro si concentrava solitamente nei lati minori del capo e presentava motivi di uccelli, alberi, fiori oppure figure geometriche. Venivano tessute in colore blu su sfondo bianco; solo in rari casi veniva utilizzato anche il color ruggine. Nel XV secolo invece divennero d’uso delle strisce in pura seta, spesso ricamate, che venivano applicate sulle parti laterali o sotto il ricamo centrale come ulteriore decorazione.
L’altare è il luogo che ricorda l’ultima cena e su cui viene compiuto ogni domenica il Convivio Sacramentale. Per questo i tralci di uva e le spighe sono motivi ricorrenti delle tovaglie per altare. Altre decorazioni sono quelle che ricordano il Santissimo Sacramento come per esempio l’agnello, l’ostia, il monogramma IHS o il pellicano.
Ci sono poi altari dedicati a Maria o a dei Santi le cui tovaglie possono riportare simboli mariani oppure simboli legati al santo che viene venerato. La tovaglia per altare può essere decorata solo sul davanti, sui tre lati oppure su tutti e quattro i lati.
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