Molti di voi sono già in vacanza, altri stanno aspettando agosto per poter staccare dalla quotidianità e dare riposo non solo al corpo ma anche alla mente. Anche Arte Ricami si appresta a un breve periodo di vacanze e prima di partire vorremmo proporvi il libro che abbiamo deciso di portare con noi.
“Il paradiso sulla terra. Spunti di catechesi liturgica nella Messa” è un libro fresco di stampa pubblicato a Maggio 2018 e scritto da Don Emanuele Borserini, giovane ed entusiasta sacerdote della Fraternità di San Filippo Neri, parroco dell’Unità pastorale San Remigio di Fosdinovo e responsabile dell’ufficio beni culturali della diocesi di Massa- Carrara- Pontremoli.
In quanto laboratorio di paramenti sacri ricamati a mano riteniamo sia molto importante continuare ad approfondire il significato della liturgia per essere parte, con il nostro lavoro, di ciò che Papa Francesco scrive nella Evangelii Gaudium: “La chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della liturgia” (24) e questo libro permette al lettore di fare luce su molte parti della Messa che possono risultare di difficile comprensione.
Nell’intervista rilasciata a Radio Maria il 31 Maggio 2018 l’autore del libro racconta un aneddoto riguardante San Filippo Neri: prima e durante la S. Messa questo grande Santo aveva necessità di distrarsi per non entrare in estasi ancora prima di cominciare a celebrare e per non essere rapito totalmente dalla celebrazione. Perchè invece oggi è così difficile rimanere all’interno della celebrazione, in ascolto della parola di Dio e del sacerdote? Perchè c’è una crescente disaffezione nei confronti della Messa? Queste sono alcune delle domande che hanno spinto Don Emanuele ad approfondire il significato della Messa, convinto che parte della nuova evangelizzazione passi proprio attraverso la liturgia e una maggiore comprensione di essa.

Come scrive Mons. Guido Marini Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie nell’introduzione del libro, Don Emanuele descrive con semplicità “il rito della celebrazione eucaristica perchè tutti possano intravvedere in quale straordinario evento siamo coinvolti ogni volta vi partecipiamo”.
La suddivisione del libro segue la divisione del Messale: i riti di introduzione, la liturgia della parola, la liturgia eucaristica, i riti di conclusione. Questa suddivisione permette al lettore di approfondire anche una sezione alla volta, o come dice Don Emanuele, di “illuminare anche un solo momento della Messa per volta”.
Il libro mette al centro la celebrazione liturgica e si propone come strumento per i fedeli per appropriarsi totalmente della Messa.
Vi riportiamo due pagine del libro riguardanti il “dietro le quinte” ovvero la preparazione del sacerdote alla S. Messa e vi auguriamo una buona lettura e un felice periodo di ferie.
“La sacrestia non è uno spogliatoio ma un luogo di passaggio e purificazione, ciò che vi si compie è un vero e proprio rito anche se di tipo preparatorio. Quando la Chiesa celebra la sua liturgia, si compie uno sconvolgimento universale che squarcia i cieli e rinnova la terra. Per averne un’idea possiamo leggere il salmo 29. Questo salmo ha una struttura squisitamente liturgica, inizia infatti con un invito alla lode del Signore nel suo tempio, il luogo dove ordinariamente avviene la liturgia (v. 2), prosegue descrivendo gli sconvolgimenti universali che avvengono durante la sua celebrazione con immagini meravigliose e quasi spaventose (vv. 3-9), c’è poi anche la risposta del popolo che acclama (v. 9) e conclude con l’effetto potente della liturgia sulla vita del popolo stesso (vv. 10-11). Si tratta dunque di un’impresa da eroi forti e virili, non c’è posto per debolezze, frivolezze, cedimenti, incertezze, individualismi …
La liturgia celebra la fede, la storia della salvezza, la vita; ebbene, noi sappiamo che tutta la storia della salvezza è una guerra contro il male che si riflette e che è fatta dall’unione dei nostri personali combattimenti spirituali all’unico grande combattimento salvifico di Gesù. Per questo è necessaria una preparazione adeguata che permetta di cogliere questa verità dentro i segni e le parole che verranno messi in atto. La sacrestia è il luogo in cui il sacerdote e gli altri ministri lucidano l’armatura e affilano le armi per la guerra cosmica alla quale guideranno il piccolo esercito a loro affidato dal gran Re, in una battaglia che “non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Ef 6,12).
La simbologia dei paramenti sacerdotali è tutta improntata su questo sfondo bellico espresso anche dalle preghiere di vestizione che il messale propone da recitare; preghiere antiche che, per quanto riservate al sacerdote, possono illuminare anche la nostra preparazione. La vestizione degli abiti sacerdotali è un momento rituale ed è accompagnata dalla preghiera perché il vestito, tra le realtà di cui l’uomo si serve, è forse il più grande veicolo di simbologia e affonda le sue radici niente meno che in un dono di Dio, allorché alla cacciata dei progenitori dal paradiso terrestre fece egli stesso per loro delle vesti di pelli (cfr. Gen 3,21). Come i ministri indossano abiti speciali, così tutti dovrebbero sentirsi chiamati a vestirsi in modo particolare per andare a Messa; un tempo questo era molto sentito ma dovremmo recuperarlo perché esprime molto più di una semplice convenzione sociale che si possa ormai dare per superata.
Da: Emanuele Borserini, Il paradiso sulla terra. Spunti di catechesi liturgica nella Messa, D’Ettoris Editori, Crotone 2018, pp. 44-45
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